Lista monumenti

Il Centro Storico

Il feudo di Monte Romano nasce ufficialmente nel 1456, con la vendita  da parte del pontefice Callisto III all’Arciospedale di S. Spirito in Sassia di Roma dell’antica Rocca Respampani e dei  terreni circostanti; in questo luogo posto su uno sperone di tufo che domina il torrente Traponzo non lontano dall’attuale centro di Monte Romano già da tempo abitavano contadini dediti all’agricoltura ed alla pastorizia che l’Ospedale di S. Spirito cercherà di amministrare creando una comunità organizzata e sufficientemente popolata per garantirsi una rendita cospicua dalle terre. Nel 1606 si decise la costruzione della Rocca Respampani Nuova che doveva sostituire l’altra ormai ridotta a rudere e ospitare il castellano e il governatore del Pio Istituto ma la sua edificazione non fu mai completata  perché nel frattempo cambiano  le esigenze della popolazione che preferisce risiedere nel luogo ove oggi sorge Monte Romano. Inizia  la costruzione del cosiddetto “Borgo Nuovo” di grande interesse storico architettonico con lo sviluppo di edifici tutti di gusto sei-settecentesco lungo la strada dove esisteva una cappella ed una osteria dove i collegamenti commerciali verso il porto di Tarquinia  risultavano più semplici. Nel 1602 inizia la costruzione di un grande Granaio Agucchi, in cui accumulare il  grano raccolto da utilizzare nei periodi di carestia e nel 1612 si avvia la costruzione di una nuova Chiesetta della Madonna Addolorata; dal 1664 parte un nuovo progetto per la realizzazione di un nucleo edilizio chiamato “Castello Alessandro”, a questo se ne aggiunge un terzo “Monte Cavallo” considerato il primo esempio di edilizia di massa. Nel XVIII secolo il centro urbano consolida  il suo sviluppo con la costruzione delle Carceri (1731) e nel 1767 della Torre dell’Orologio, della nuova Chiesa di Santo Spirito (consacrata nel 1763) su progetto dell’architetto Pietro Sardi responsabile anche della fabbrica dei due Casini laterali, sede degli amministratori pubblici. A conclusione di questa direttrice verrà costruita la Fontana del Mascherone.  Borgo Calino, il “granaro” o il “Granarone” con le sue ali laterali,  realizzato dall’altra parte della strada, dilatano ormai lo sviluppo urbanistico del paese voluto dal commendatore Ludovico Calini: si risolverà in un lungo corpo di fabbrica, ove erano previste al pian terreno le botteghe e nella zona superiore le abitazioni da destinare ai “nuovi sposi che si faranno con le zitelle” della comunità. L’ultima fase edilizia si ebbe tra il 1787 ed il 1810 con la realizzazione delle Case in linea con il complesso delle Carceri e gli immobili di fronte alla Chiesa Vecchia.