Risale al 1898 il primo progetto di questo palazzo oggi destinato a sede del Comune e dei suoi uffici. Realizzato nei primi anni del Novecento in origine l’area al piano terra si svolgeva l’attività di scuola maschile, femminile e scuola infantile mista, collegata ad un grande giardino diviso in due parti da un muro per distinguere la zona dei maschi da quella delle femmine e dei bimbi dell’asilo. Il primo piano ospitava la casa comunale che precedentemente era collocata presso “l’Isola dell’Orologio”: un progetto conservato presso l’Archivio Storico del Comune (busta 626, fascicolo 15) ci informa che nel 1908 verranno realizzati mobili in legno dalle maestranze locali, il banco della stanza della giunta, armadi, tavoli e sedie per la stanza del segretario e armadi per l’archivio. Nel periodo fascista la facciata si arricchirà con la costruzione di un balcone e di una nuova fontana in stile 900, su disegno del prof. Lavaroni di Viterbo, con otto getti d’acqua, figure di pesci alla base e nella parte superiore i fasci littori che verranno rimossi con la caduta del regime.